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E poi?!
Si aspetta “l’ispirazione”.
Che poi, cosa è davvero l’ispirazione?!
Io non credo di averlo mai capito…
Semplicemente succedeva questo:
Che so!
Ero così, in giro.
Percorrevo il solito tragitto casa – palestra o casa – lavoro e poi eccolo lì! Lo vedo…Il dettaglio.
.
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Che poi poteva essere tutto:
Una bambina che mangia il gelato mano a mano con il nonno;
Una foglia che cadeva dall’albero;
Una sfumatura nel cielo…
Si, il mio sguardo si posava inevitabilmente su queste cose.
Che poi, mi domando se soltanto io le noto. Poi… bam!
Mi scattava qualcosa dentro…anche una foto rubata sul telefono si, lo ammetto.
Un rubinetto di emozioni che ha deciso di perdere acqua proprio lì, in quel momento preciso.

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E non che volessi scrivere perché mi sentissi speciale o altro. Semplicemente ne sentivo il bisogno.
Perché di certe cose, purtroppo, non riesco ancora a parlarne.
Mi incarto sempre fra i mille vocaboli pensando a quale possa essere il più giusto e finendo inevitabilmente per annodare la lingua e farfugliare qualcosa come “gahrhag” che non vuol dire esattamente niente, che per me è tutto.
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Ancora oggi mi trovo ad attendere l’ispirazione.
Che adesso forse non arriva da tempo ma tornerà… tornerà il dettaglio che mi farà vibrare le labbra e sorridere il cuore.
Che forse si tratta alla fine solo di questo:
aspettare…aspettare.
Mitsuki 🌼