07.20…
Papà, come sempre, ha il vizio di essere fin troppo puntuale! Ho un sacco sonno. Ho freddo.
Anche stamattina si gela, i muscoli non possono far altro che contrarsi in cerca di calore. Aspetto il treno diretto che mi porterà alla stazione di Roma Termini.
Ho freddo!
Lo so, l’avrò già detto almeno dieci volte a mia madre ma è più forte di me! Sono una di quelle persone freddolose che battono i denti anche con i 20°. Non ho molte alternative; mi rannicchio a pallina nel cappotto come soltanto io so fare.
Stamattina ho voluto indossare un amabile basco rosso alla francese.
Lo trovo un sacco femminile. Non ho mai avuto il coraggio di indossarne uno o, di indossare un cappello in genere! Mi fanno la testa a uovo e arruffano un sacco i capelli facendomi sembrare ancora più stramba di quanto non lo sia già. Però, questo, credo sia davvero adorabile. Avete presente quando provate quel capo d’abbigliamento che vi fa sembrare estremamente belli e pensate: ok! Non ho soldi ma questo lo compro! Ne ho bisogno e deve essere mio, MIO!
Pensavo sarebbe stato uno di quei cappelli che non avrei mai più indossato dopo averlo provato nel negozio invece…
Sono qui che lo sfoggio con fierezza. Sono qui con questo rosso che vuole farsi notare tra la folla e che mi fa sentire più bella che mai anche se, magari, non lo sono poi così tanto con le mie imperfezioni.

07.35…
E’ passato il treno ma, non è il mio.
E’ il classico regionale (magari in ritardo di qualche minuto…se tutto va bene) strapieno.
Ci sono universitari con i loro zaini pieni di libri, tante risate, tante paure ed ansie; magari avranno un esame con il professore che reputano il “peggiore”.
Ci sono tante persone nei classici abiti da ufficio: giacca e cravatta che non vanno mai fuori moda.
Alcuni, non saprei dire. Non hanno dei tratti particolarmente distintivi…ma sono diretti anche loro in quell’unica direzione.

07.47
Passa l’altro treno. Stavolta è il mio.
Un bel freccia bianca!
Mi guardo attorno; un ragazzo sta salutando i genitori. Ha una valigiona enorme! Potrei entrarci…
Niente! Mi sono persa ancora una volta nei miei pensieri.
Il treno sta per partire, devo muovermi. Afferro lo zainetto, mi risistemo il baschetto (mi da coraggio). Sto per salire…non prima di aver salutato mamma con un bacio. Mi siedo e la vedo: aspetta che io prenda posto prima di andare via. Vuole essere certa che mi sia sistemata e che tutto vada bene. Le faccio ciao con la mano. Il treno parte.

Andiamo tutti nella stessa direzione.

Mitsuki

21 Gennaio 2020
In this post:
{"wp_error":"cURL error 56: Received HTTP code 403 from proxy after CONNECT"}